lunedì 3 novembre 2008

oddio cosa vado cianciando...

“Homo homini lupus” diceva Thomas Hobbes, parecchi anni or sono.
L'uomo è un lupo per gli altri uomini? Apriamo gli occhi alla realtà.
Ovunque guerra, egoismo, interessi, fame, dolore, emarginazione, inconsapevolezza, infelicità.

“Il vero schiavo non è tanto colui che ha la catena al piede, quanto colui che non è più capace di immaginarsi la libertà” (Silvano Agosti).

Viviamo in una società, un sistema che si basa su di un equilibrio che vede 10 persone, pasciute e ben vestite, su un piatto e altre 1000, misere e patite, sull'altro. E la bilancia è ferma, immobile.
L'uomo deriva dalle bestie, è un lupo, e ne ha ereditato tutti i caratteri più bestiali. E, avvalendosi dell'unica arma in più che la natura gli ha fornito, l'astuzia, cerca di soggiogare, dominare gli altri, cerca di sopravvivere loro. Non funzionano così le cose? Ancora una volta, apriamo gli occhi.
Sembra vano sperare che qualcosa possa risollevarsi, milioni di persone ci hanno preceduto senza riuscirci, e questo è quello che ci rimane. Certo siamo più comodi, ma il valore della vita dov'è? Non parlo di mera esistenza, di sopravvivenza, di presunto benessere, parlo di vita umana. Quante persone ci sono là fuori? Non etichette, non studenti/operai/impiegati/scrittori/poeti, parlo di UOMINI. Un singolo uomo vale molto più di tutte queste etichette messe assieme. Eppure vogliamo sempre più ridurci a queste, diventiamo esse, perdiamo la nostra identità e siamo disposti a morire pur di non perdere questa identificazione.
No, l'uomo vale molto di più. 
Ma se ho appena detto che siamo tutti bestie?
Lo siamo e non lo siamo...quando guardo fuori vedo desolazione, vuoto...eppure...oggi ho visto un sorriso, che mi ha fatto dimenticare tutto ciò. Ho visto il sorriso di un bambino, una briciola di eternità che in un attimo mi ha riempito il cuore e ha colorato il grigio che aleggiava, che riempiva l'atmosfera. E, forse, vale ancora la pena lottare, vivere. Vale ancora la pena cercare di lasciare il mondo un po' migliore di come ce l'hanno lasciato. Forse è andare controcorrente, ma occorre andarne fieri.
Non sarà mai sufficiente quello che ci proponiamo di fare, saremo sempre contro questa corrente, così forte e travolgente, ogni singolo gesto sarà annullato dalla totalità che spinge in direzione opposta. È inutile cercare di cambiare il mondo.
Però...uscendo di casa voglio sorridere alle persone che incontro. E voglio sperare che quel sorriso significhi qualcosa per loro, e per me. E magari queste persone, il giorno dopo, vedendomi, mi sorrideranno indietro e, spinte da chissà quale istinto, sorrideranno a qualcun altro. Così, senza motivo. E questa luce si sprigionerà e coinvolgerà una persona, e un'altra...mi fermo qua, cambiare il mondo è impossibile.
Però domani, uscendo di casa, voglio sorridere, a me stesso e agli altri.

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