Mi accade ultimamente di scoprire un sacco di cose nuove, di vedere un sacco di cambiamenti, di godere di un incomprensibile entusiasmo, di vedere le cose costantemente con un'ottica diversa...
basta poco: una lettura, un discorso, poche parole scambiate con qualcuno, una semplice esperienza, svegliarsi e sentirsi in un qualche modo cambiati e...tutto appare sotto una nuova luce. Mi guardo indietro e scopro di aver salito un ulteriore importante gradino e di poter comprendere tutto ciò che ho vissuto in maniera molto più piena, completa ed approfondita. E...il succo è questo: la vita è assolutamente dinamica, la vita è streben, sforzo, è superare ostacoli, salire gradini e acquisire una sempre maggiore consapevolezza, una sempre maggiore libertà, una sempre maggiore realizzazione di sé stessi. E ogni giorno, ogni singolo giorno, si è raggiunta la vetta, anche se il giorno dopo si arriverà ancora più in alto. Forse è nel continuare a salire che si compie il proprio ruolo, si realizza il proprio scopo. Oppure no, del resto non ha molta importanza, conta poco anche scriverne, volevo solo rendere ancor più tangibile questa sensazione.
Tutto, tutto ha un senso, una sua ragion d'essere. Ciò che ero prima, ciò che ho detto prima, non ha nulla di sbagliato, nonostante possa aver cambiato opinione decine e decine di volte. Non solo perché contestualizzato nel suo momento, ma anche visto nell'ottica d'insieme, e non solo: anche astratto dall'insieme e visto in sé, nel suo valore assoluto, nel suo assoluto valore.
Un giustificazionismo hegeliano che può comportare una certa immobilità e deresponsabilizzazione, senz'altro. Se tutto ha un senso, tutto è, necessariamente, allora qual è la nostra libertà? Forse scegliere di giustificarla, forse scegliere di continuare a salire, forse scegliere di volerla vedere, anziché subirla passivamente. Allora non conterà neanche essere liberi o meno.
La mia filosofia (un po' pretenzioso senz'altro, ma pare il modo più sintetico per dire “il mio modo di pensare”) vive di questo concetto: Non ha importanza. Non solo il pensiero che si annulla al vissuto, forse il vissuto stesso che si annulla all'assoluto, forse l'assoluto che si annulla al vissuto, forse il nulla assoluto. Appunto, non ha importanza. Semplici giri di parole, artifici che valgono ben poco e allo stesso tempo puntano il dito verso un qualcosa di talmente grande da essere completamente ineffabile. Ma di cui anch'essi fanno parte.
Cosa si ottiene sommando tutte le singole frequenze, tutte le singole onde luminose? Una luce bianca, pura. Cos'è la materia? La materia è ENERGIA. Sebbene l'unica fisica ampiamente divulgata sia quella newtoniana, la fisica quantistica ci ha insegnato questo: E=mc^2. La materia, la massa non è altro che energia. E...l'altro giorno pensavo a questo, guardavo una pietra e mi immaginavo il vortice inesauribile che potesse rappresentare a livello atomico: un elettrone che vortica incessantemente intorno ad un nucleo. La materia inerte è energia, è movimento, è luce. Tutto quello che ci sta attorno è energia. Stupefacente.
domenica 28 dicembre 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento