mercoledì 11 novembre 2009

L'argomento scettico del sogno

Consegna per il paper di storia della filosofia antica:
Come fai a sapere ora che stai scrivendo un paper e non stai sognando di scrivere un paper?

Non posso saperlo, ed è solo la paura di un immobilismo pragmatico a farmi agire. Sul piano conoscitivo, però, dal soloipsismo cartesiano (in cui, dopo aver demolito ogni certezza sulla realtà esterna, appare come unica verità la propria esistenza come sostanza pensante e dubitante) si aprono tre vie: la ricerca di un garante esterno della verità del mondo (indimostrabile), la ricerca di una percezione non mediata dalla mente (impossibile) e la soluzione moderna, secondo la quale reale è ciò che io definisco tale, lo spazio entro cui agisco, quello che io conosco o, perlomeno, credo di conoscere mediante le mie percezioni. Perché se è vero che penso è vero che penso ciò che penso, e ciò che penso è vero in quanto oggetto di pensiero. Idem per le percezioni, che altro non sono che pensieri (sensazioni pensate). Questa è la mia realtà, con cui mi rapporto. È quella Vera? Non lo so, e, probabilmente non lo saprò mai. Ma, fintantoché dovrò viverci, forse, il resto non ha importanza.

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